Scherzi, giochi, fotografie divertenti, articoli, poesie, racconti e quant'altro ho scritto, sempre in direzione ostinata e contraria. Se avete qualche contributo per una delle mie rubriche (Soprannomi eugubini, Sai xchè?, Non sopporto, Sei vecchio se...) inviatelo pure a simonezaccagni@hotmail.com: sarò lieto di pubblicarlo.
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Via 'l ceppo, Ermete
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Je suis Samir

Le bestie siamo noi...
Che sia una festa (scusa, chi ha vinto?)
Lungo gli stradoni della vita
Adiós, Carlinga

Lo chiamavano il Mago
Quella volta che Romàrio mi offrì un gelato

Giochi d'estate (ricchezza e divertimento)

Un diamante è per sempre (un frigo no...)
L'Anghiga, gigante buono

Appunti di viaggio Poesie Racconti Storie di sport
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USA East Coast
Perù
Machu Picchu
Brasile
Kenya
Egitto
Ulisse
Bevo quando ho sete
E mi chiedo

Ho visto (poesia di Natale)
Per Alessandra di settembre
Possibilmente
Basta

Il futuro è un dovere
Il ragnostico
Lamento del prugno
Grazie (e addio)
 
Trilogia d'estate
Trilogia di scuola

Il ritorno di Gesù

Il piccolo fungo (favola per giovani assassini)
Come dice il proverbio...
Tartufo Express

Abebe e la gazzella

La fissazione di Dieguito
L'ala con gli occhiali
La fretta di Lilian
Il 21 giugno 1986

Mondiali & Ricordi
La testa oltre l'ostacolo
Controcorrente e contro... neve
Dalle dune alle Alpi
La fine triste della partita
Mister, per sempre
Un All-Blacks non prende scorciatoie
l'Intercontinentale e il pigiama celeste

 

 

 

   
 

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Notte Bianca 2007: l'illuminazione superiore al solito mi ha permesso di effettuare dalla terrazza di Roma, il Campidoglio, queste tre foto, in seguito "cucite" insieme. Alla fine la voglia di fare come i ragazzi di Ecce Bombo che andavano ad aspettare l'alba ad Ostia per poi accorgersi che il sole stava sorgendo alle loro spalle... la disillusione, come le loro vite. Noi, memori del film, abbiamo atteso il tramonto.

Soprannomi eugubini  
(chiedo scusa per eventuali imprecisioni ed omissioni e spero che nessuno si offenda: attendo contributi!) 

 AB Andrea Bellucci
 Agula Paolo Vispi
 Aquilino Roberto Diamantini
 
Alipede Francesco Grelli
 Aris Fabio Minelli
 Baldarone (Beldente) Ubaldo Marcheggiani
 Baluba Corrado E Giorgio Alunno
 Baratieri Bruno Capannelli
 Barcarola Luigi Pierucci
 Barella Piero Becchetti
 Basilio Andrea Pascolini
 Belva Stefano Morelli
 Bencio Vincenzo Anastasi
 Bero Alessio Fumanti
 Berti Francesco Paciotti
 Bestia Raffaele Uccellani
 Bettega Angelo Casagrande
 Bibicche Tonino Benedetti
 Biccio Fabrizio Bianconi
 Billo Matteo E Luigi Minelli
 Birbino Lamberto Rossi
 Biscotto Claudio Casagrande
 Bistecca Orlando Capannelli 
 Black Federico Ragni
 Bobe Oberdan Uccellani
 Boccino Daniele Battistelli
 Boccolotto Andrea Pierotti/P. Franco Casagrande
 Boia Walter Ferranti
 Borcione/Calandrino Stefano Calandrini
 Boso Michele Minelli
 Bottaluscio Alfio Benedetti
 Breda Luigi E Roberto Panfili
 Bregola Francesca Minelli
 Briachella (Valvola) Claudio Pierini
 Brotanelli Bagagli Vari
 Bubi Ubaldo Farneti
 Bufera Paolo Vispi
 Buccio Gianluca Moriconi
 Buzzetto Giancarlo Angeletti
 Caio Claudio Minelli
 Cane Dott. Mauro Pierotti
 Canè Raoul Caldarelli
 Canolo Andrea Angeletti
 Caramellone Alberto Cappannelli
 Carlo De Bino Carlo Nardelli
 Casaletto Roberto Traversini
 Castrino Alessandro Marcelli
 Castiga Luca Baldinelli
 Cerrino Stefano Casoli
 Cesapino Valentino Cesarini
 Cettone Francesco Baldinelli
 Charlie Giancarlo Gaggiotti
 Chattanooga Carlo Calzuola
 Chivas Sauro Ghirelli
 Ciabatta Angelo Marinetti
 Ciccio Mirko Pauselli
 Cico Alberto Gentili
 Ciobi Roberto Barbacci
 Cioceri (e molti altri) Antonio Farneti
 Cip Matteo Fodi
 Cipolla Roberto Menichetti
 Ciuettone Paolo Costantini
 Clini Claudio Pierotti
 Coldo Claudio Radicchi
 Coradella  Carlucci Corrado
 Coradella Pierotti Corrado

 Cotonina Nazareno Esposito
 Cova Giovanni Bazzucchi
 Curto Claudio Linci
 Cutolino Francesco Cardoni
 Dada Fabrizio Darena
 Dado Leonardo Clementi
 Dario Carlo Panfili

 Dendè Giuseppe Lunani
 Diabolik Luca Mascelli
 Dio Lumaca il padre di Don Mirko
 
Dodo Edoardo Damiani
 Dolfo Gianluca Palazzari
 Doppietta Fabrizio Minelli
 Dosse Giorgio Ciarapica
 Duracell Matteo Battistelli
 F Francesco Quondam Marco

 Fagiolo Enrico Rosati
 Fashion (Fescion) Gianni Casoli
 Fefè Giuseppe Sebastiani
 Fettina Angelo Fecchi
 Fico Giuseppe Agostinelli
 Foligno Stefano Baldicchi
 Francesino Eric Nicchi
 Frenzy Francesco Sebastiani
 Fufi Roberto Minelli
 Fula Roberto Filippetti
 Gamba Giampiero Burzacchi
 Gambera Claudia Ragnacci
 Gambero Massimo Vergari
 Gandhi Luca Ceccacci
 Gato Diaz (Portiere Alfredo) Alfredo De Pace
 Gazza Matteo Ghiandoni
 Gedeone Marco Berettoni
 Geppetto Antonio Pannacci
 Gesta Gustavo Frondizi
 Gezio Paris Volpi
 Ghirbe Massimo Cerbella
 Gibernetta Alberto Calzuola
 Girino Giorgio Vispi
 Gnozzi Paolo Pastorelli
 Greco Paolo Vagnarelli
 Grillo Ivo Ragni Calzuola
 Gufo Claudio Vagnarelli
 Infanzia Mario Luca Marco Rossi
 Jack Federico Sollevanti
 Jardinero Riccardo Martiri
 Jolly Angelo Esposito
 Lepre Stefano Marinelli Andreoli
 Loca Claudio Naticchi
 Loculo Fabio Pascolini
 Lully Ludovico Cacciamani
 Macario Giorgio Bellucci
 Maclins Giovanni Tomarelli
 Maggiore Marco Bellini
 Magilla Marco Alunno
 Mago Sanguinetti Franco Brandelli
 Mammetta Alessandro Bettelli
 Mappe Marco Scotti
 Manone Roberto Bettelli
 Marullo (Beldente) Mario Marcheggiani
 Mascella Vittorio Vantaggi
 Mazzacapre Massimo Orsini
 Mazzocchetto Fata...
 Mec Massimo Panfili
 Meletta Massimo Minelli
 Mentana Marco Fata
 Messiè Andrea Nafissi
 Mike Michele Brandelli
 Mina Roberto Minelli
 Mire Mauro Pannacci
 Molla Stefano Ceccarelli
 Morrino Terradura ...
 Moscone Evaristo, Cesare, Enrico Sannipoli
 Mucco Fabio Farneti
 
Nanne Giovanni Pierini
 Nanne Roscio Adriano Vergari

 Negro Gabriele Pauselli
 Nicchino Leonello Nicchi
 Nicotina Novello Terradura
 Nocciola Francesco Bianchi
 Old Roccia Marco Vagnarelli
 Ombra Marco Cancellotti
 Orso/Orsetto Daniele e Giancarlo Fiorucci
 Ovo Euro Grilli
 Pacciani Filippo Nicchi
 Pacio Pietrangelo Farneti
 Panico Lanfranco Amedei
 Panfuria Giuseppe Forti
 Paquito Andrea Casagrande Fioretti
 Parola Mario Lojacono
 Passarella Claudio Orsini
 Pasta Fabrizio Cerbella
 
Patata Lucio Baldinelli
 Patollo Rolando Sannipoli
 Paui Marco Panfili
 Pecione Cesare Tognoloni
 Pelè Mauro Fumanti
 Pelucco Francesco Nuti
 Pepero (Rece) Francesco Fioriti
 Pepolo Aleandro Alunno
 Pigi Pierluigi Piergentili
 Pippero Simone Menichetti
 Pisello Francesco Pauselli
 Pittino Alessandro Nicchi
 Poppi Luciano Minelli
 Psycho Matteo Morelli
 Puskio Marco Morelli
 Quadra Matteo Fioriti
 Ramon Mauro Esposito
 Recchia Giampiero Marinetti
 Re Cecconi Angelo Farneti
 Refene Francesco Casagrande
 Rembis Stefano Bazzucchi
 Rex Marco Zoppis
 Riccio Luca Ottaviani
 Rico Riccardo Migliarini
 Rolli Rodrigo Marsili
 Rometta Giancarlo Casagrande
 Roscio Roberto Vispi
 Rosimino Rosati Vari
 Sandro Del Forno Alessandro Casagrande
 Santino D'orcolano Sante Casagrande
 Sardeletta Mario Ambrogi
 Satana Enrico Fabbretti
 Scelba Alfio Cappannelli
 Scimpa Simone Ceccarelli
 Sciupete Filippo Braccini
 Secco Marco Bettelli
 Secco Renzo Amanzio Regni
 Settemutande Cav. Araldo Vispi
 Sfla Mario Farneti
 Sivori Alberto Angeletti
 Some (Somelier) Massimiliano Casoli
 Sorcino Marcello Rogari
 Spadino Angelo Bellucci
 Spillo Leonello Pierotti
 Strizze Walter Piccotti o Fausto Pierotti
 Tajola Franco Bonifazi o Diego Acacia
 Tamburino Sauro Notari
 Tappo Claudio Bettelli
 Tempesta Alfonso Uccellani
 Teto Stefano Casagrande
 Tiburzio Roberto Minelli
 Tina Giorgio Menichetti
 Titto Patrizio Pauselli
 Topo Angelo Mischianti
 Tordo Davide Capannelli
 Torcolo (Peppe) Giuseppe Battistelli
 Toro Stefano Bianchi
 Trilli Claudio Casagrande
 Turco Giuseppe Nuti
 Valdano Danilo Tosti
 Veron Giorgio Cacciamani
 Verro Guerrino Mischianti
 Volatore Massimo Morelli
 Windo Walter Fumaria
 Zaki Luca Pierotti
 Zanzi Piero Radicchi
 Zenga Alfredo Minelli
 Zenga Matteo Nardelli
 Zini Marco Bellucci
 Zurla Alessandro Casagrande

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Non sopporto…  

Quelli che quando sei ad un buffet in piedi si piazzano davanti al tavolo senza far posto agli altri ingozzandosi come polli.
Quando da lontano vedi che è verde e davanti hai l'auto con l'uomo col cappello che va a 2 all'ora e sai che ti farà perdere il verde.
La famosa fila all'italiana, fatta a semicerchio.
Quello che incrocio per strada e io mi sposto per non scontrarmi e l'altro non si sposta di un millimetro e mi viene addosso lo stesso.
Quelli che pur non essendoci nessuna automobile dietro di te, si immettono in carreggiata costringendoti a frenare: ma non potevi aspettare che passassi?
Quelli che se telefonano e tu dici che hanno sbagliato, riattaccano senza nemmeno chiedere scusa.
Quelli che ti fermano per strada e ti chiedono "hai qualcosa contro i tossicodipendenti?", e si vede benissimo che a loro non gliene frega niente dei tossicodipendenti e che ti vogliono rifilare la penna fatta da qualche povero cinese schiavizzato in un sottoscala ammuffito, e che con quei soldi si pagano la seratina in discoteca.
Non sopporto i cori russi, la musica finto rock, la new wave italiana, il free jazz punk inglese e neanche la nera africana.
Non sopporto chi non sopporta niente e nessuno. Se poi capita a me mi sopporto ancora meno.
Non sopporto chi è convinto di essere il depositario della verità chi vuole sempre avere ragione, chi crede di essere al di sopra di tutto e di tutti! e, ovviamente, ho ragione!!
Chi scrive questo tipo di liste.

Non sopporto i ceppi sotto i cento chili, chi rompe i coioni a prescindere, chi dice "adesso vedemo" che a Gubbio vol di no de sicuro,  chi è sempre n'cazzato, chi maltratta le donne,  chi non sopporta i bambini, chi si vuol dare per forza un tono, chi se veste bene per sembra' serio, i finti comunisti, i finti fascisti, i finti, chi pensa che a Gubbio ancora se vive bene come nn'volta, le forze dell'ordine che si accaniscono su certe cazzate 'nvece de guarda' e sta' atenti ta i dilinquenti, ta quelli che gne sta bene n'cazzo, ta quelli che iè sta bene tutto e tanto altro......... me sa che non me sopporto manco Io. (grazie Simone per questo momento di riflessione!!!!!!!) ...ma amò non te sopporto più manco ta te.
(R. T.)

Io non sopporto me stessa nel non sopportare troppe cose...
Non sopporto i colori incomprensibili, ma li amo. Non sopporto sta notte confusa, non sopporto i miei occhi se son tristi, non sopporto i giorni inutili, che fingo d'amare per giustificare a me stessa il fatto che ho perso tempo... Non sopporto di sentirmi stanca e dover smettere di scrivere come tra poco farò. Non sopporto pronunciare questa frase!!!
(L. B.)

Non sopporto i programmi della De Filippi. Basterebbe non guardarli, ma purtroppo, a casa mia, c’è chi li guarda e di riflesso qualcosa arriva alle mie orecchie. Nello scrivere sopra un altro. Non sopporto i Suv e quelli che se li comprano anche se stanno di casa sul corso (prendono più spazio del mio furgone che mi serve per lavorare).
(A. E.)

Chi deve restituirti dei soldi da tempo, e alle tue educate richieste insiste a dire che non ce l'ha, eppure la vedi in giro con dei vestiti sempre nuovi (A. V.)

Andare al bagno e a metà dell'opera accorgersi che la carta igienica è finita

Non sopporto i turisti il giorno dei Ceri; soprattutto non sopporto i turisti con gli ombrelli aperti il giorno dei Ceri. Non sopporto la mancanza di rispetto nei confronti degli altri Ceri, non sopporto chi usa la festa solo come un pretesto per ubriacarsi e fare baldoria (Chiara)

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Sei vecchio se:  

bulletQuando ti propongono di giocare a carte pensi al tre di denari e non ai punti energia
bulletTi ricordi quando a giugno già si conoscevano i calendari della serie A e B
bulletNon metti il casco come una sciarpa
bulletI nomi dei tuoi amici finiscono in vocale e non conosci nessun Axel, Michael, Parsifal
bulletLa tua merenda a scuola era avvolta dallo scottex
bulletDai del lei ai genitori del/la tuo/a partner
bulletDavi del lei ai tuoi professori
bulletIl/la tuo/a maestro/a ti ha dato qualche schiaffo
bulletQuelli che oggi chiamano quaderni per te erano quadernoni e in copertina avevano al massimo qualche animale o semplici disegni geometrici
bulletScambiavi il figurino di Virdis con quello di Oriali e non quello di John Cena con quello di Rey Mysterio
bulletKabir Bedy ti ricorda Sandokan e non un reality show
bulletQuando eri piccolo e ti sbucciavi le ginocchia a casa ti davano un cerotto e non ti portavano all’ospedale
bulletTi ricordi come è fatta un FIAT 127
bulletHai guidato un Sì o un Ciao
bulletNon pensi che De Gregori, Guccini o De Andrè facciano parte dell’ottimo repertorio italico di musica classica
bulletNei tuoi videogiochi dovevi saltare qualcosa o colpire qualcos’altro, e non migliorare la personalità del tuo personaggio o provargli vestiti alla moda
bulletIl joystick aveva una leva per muoversi ed un pulsante per sparare, e non tre manopole e otto pulsanti
bulletSe ti dicono Marilyn, ti viene in mente un’attrice svedese e non un ambiguo cantante statunitense
bulletPer assaporare il gusto del proibito ti bastava rubare qualche frutto, e non provare qualsiasi tipo di stupefacente
bulletAnche se non avevi il cellulare, i tuoi genitori stavano tranquilli quando eri fuori
bulletDa bambino non sei mai dovuto ricorrere allo psicologo per stress da troppi impegni
bulletSe ti propongono una partita a tennis o calcio non pensi alla Play-Station
bulletRitieni Pac-Man e Tetris il massimo dei videogiochi
bulletSe facevi a cazzotti con un tuo amico alla sera era già tutto a posto, ed i rispettivi genitori non ricorrevano agli avvocati
bulletVorresti ancora le scarpette da calcio di cuoio (M. A.)
bulletVorresti ancora il pallone di cuoio, possibilmente ad esagoni bianchi e neri (M. A.)
bulletVorresti ancora le Timberland con la suola di cuoio cucita con lo spago (M. A.)
bulletNon mostri l’ombelico, specialmente in inverno (a prescindere dalla pancia) (M. A.)
bulletCompreresti la Grande Punto solo per la musica di Vasco Rossi (M. A.)
bulletPer te erano il massimo Sabrina Salerno e Bo Derek ma, soprattutto, “Dasie Duke” e andrai a vedere il re-make di Hazzard, illudendoti che l’abbiano clonata (M. A.)

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Palindromi

(cioè parole o frasi che possono leggersi con lo steso risultato da destra a sinistra o viceversa, ad esempio la parola aveva o la frase è presa la serpe )

bullet

ad una vera pia donna dei simili fili misi ed annodai: pareva nuda

bullet

avevi visioni d'un evo ove nudi noi si viveva

bullet

ad una torta nuova davo una trota nuda

bullet

i topi non amano nipoti

bullet

amore caro, ora c'è Roma!

bullet

a essi dono ceda: Iliade con Odissea

11 Luglio 1982 (è incredibile, ma è un racconto interamente palindromo!)

Ai lati, a esordir, dama e re, Pertini trepida, tira lieti moccoli, dialoga – vocina, pipa… -, ricorre alle battute. E’durata!… ne patì Trap: allena – mèritasi lodi testé – Juvitalia, mai amata.
Il boato n’eruppe su filato, mero atto d’ira: assorga da gai palati, ingoi l’arena! Si rise, noi: gara azzurra – felicità, reti – e ricca! Né tacerò pose, ire, rapidi miti; citerò paure… però meritan oro. Ci sono rari tiri? Sia! ma i latini eroi goderono di rigore – c’è fallo -; “Fatale far tale rete”: lassa prosopopea nei peani dona aìre facile. Ma “fatale” malessere globi dilata, rene, vene ci necrotizza: ratto, vago, da finir al còre (l’oblierà? Dall’idea – l’Erinni! – trepiderà: tic e tac…)… Lapsus saliente (idra! sillabo!): non amai Cabrini; flusso acre – pus era? Sudore? – bile d’ittero ci assalì: risa brutali, amaro icore… Fiore italo, cari miei, secca, alidirà vizzito là, se sol – a foci nuove diretti, fisi – a metà recedete: l’itala idea di vis (i redivivi, noti, ilari miti!) trapasserà, inerte e vana, in italianità lisa, banal. Attutite relativa ira, correte: eterni onori n’avrete!
Sibili – tre “fi” – di arbitro: finita lì metà partita; reca loro l’animo di lotta, fidata ripresa! mira, birra ridà! attuta ire, bile! La si disse “eterea”, la Catalogna : alla pari terrò cotali favolose ore… Notte molle, da re!
Poeti m’illusero (“Va’!”, “Fa’!”, “Osa!”) colla fusione – esile, serica, viva -, rime lepide, tra anelito d’età d’oro e rudezze d’orpello; così cederò all’eros, ai sensi rei; amai – l’amavo… - una grata città, la gag, la vita; nutro famosa cara sete, relativa a Lalo, Varese, De Falla, Petrassi, e Ravel, e Adam, e Nono… Sor… bene, totale opaca arte; né pago fui per attori, dive, divi (lo sarò?)… Là ogni avuto, mai sopito piacere s’evaporò, leggera falena era: se con amor, lì, alla cara – cotale! – virile sera – coi guadi sereni, grevi da dare angine, beati – lo paragono, decàde a ludo, mollica, vile cineseria, onere. Sì! Taccola barocca allora rimane, meno mi tange: solo apatia apporterà, goffa noia…
Paride, Ettore e soci trovarono sì dure sorti – riverberare di pira desueta! – coi gelosi re dei Dori (trono era d’ira, Era, Muse); a Ilio nati e no, di elato tono, di rango, là tacitati – re… mogi -, videro Elleni libare, simil a Titani, su al Pergamo: idem i Renani e noi…
“…caparbi”, vaticinò – tono trepido -, ed ora tange là tale causale trofeo (coppa di rito è la meta della partita), trainer fisso; mìralo come l’anemone: fisso, raro, da elogi… D’animo nobile, divo mai: mai tetro, fatale varò la tattica.
Cito Gay, ognor abile devo dir: da Maracanà sono tacco, battuta… Ai lati issò la vela l’ala latina Bruno: cerca la rete, si batte assai, opera lì, fora, rimargina… Bergomi, nauta ragazzo, riserra giù sì care fila: è l’età…
Coi gradi vedo – troppa la soavità – capitano Dino, razza ladina. Rete vigila! dilàtati…!: la turba, l’arena, ti venera. Ad ogni rado, torpido e no, tirabile tiro, trapelà rapidità sua: parò (la tivù, lì, diè nitidi casi). Di tutto – fiero, mai di fatica, vivace – raccatta: e, se tarpate, le ali loro – è la verità – paion logore. Zoff (ùtinam!) è dei… Parà: para… Piede, mani, tuffo: zero gol, noi a patire. Vale oro: lì, là… è l’età…
“Pratese, attacca! reca vivacità!”, “Fidiamo!”, “Rei fottuti disaciditi!”… Nei diluvi, talora pausati, di parole partorite lì, baritone o di proto, da ring o da arene (“Vita nera là, brutalità tali da ligi veterani, da… lazzaroni!”, “Dònati! pàcati va’! osa!: l’apporto devi dar!”, “Giocate leali, feraci!”, “Su i garresi!”, “Rozza gara!”, “Tu, animo!”, “Grèbani! Grami!”, “Raro filare!”; poi: “Assaetta!”, “Bis!” e “Ter!”), alacre, con urbanità, l’alalà levossi: “Italia!”, a tutta bocca, tonò.
Sana cara Madrid, ove delibaron Goya… gotica città talora velata…: forte ti amiamo! Vi delibo nomina di goleador a Rossi – fenomenale! -: mò, colà, rimossi freni artati (tra palle date male o tiri dappoco è forte la sua celata legnata), rode, o d’ipertono, tonicità, vibra. Pacione inane, rimediò magre, plausi – nati tali – miserabili nelle ore di Vigo (meritàti!); Catalogna ridonò totale idoneità – noi lì a esumare, a ridare onor – tiro diede, riso; le giocate use – da ripide, rare, brevi, ritrose, rudi – son ora vorticose e rotte, e d’ira paion affogare (troppa?). Aìta, Paolo!: segna, timone mena, mira, rolla, accora, balòccati sereno, aìre – se Nice li vacillò – modula e dà (cedono…): gara polita e benigna – e rada, di vergine residua… - gioca. Re s’è lì rivelato (Caracalla? Il romano Cesare!): anela, fa, regge loro, pavese reca…: ipotiposi amo. Tu va’ in goal, ora! Sol, ivi, devi dirottare più foga: penetra a capo elato – tenebroso non è… - ma da elevare, issar te, palla, fede, sera (vola, là) a vitale rete! Sarà caso… Ma Fortuna ti valga galattica targa, nuova malìa: mai Eris ne sia sorella! Or è deciso: colle prodezze, dure e rodate doti – lena, arte di Pelè, mira -, vivaci rese lì sé e noi: su fallo (caso a favore sul limite, opera dell’ometto nero) è solo, va filato, corre, tira, palla angolata cala… è rete! Essi di sale, l’Iberia tutta a dir “Arriba!”, rimaser. Pirata? Di fatto li domina… Loro lacerati tra patemi; Latini forti, braidi, fertili, bis e ter van, ìrono in rete… E terrò cari a vita: le reti; tutta l’anabasi latina; i Latini, a nave e treni, a ressa partiti (mìrali!); i toni vivi, derisivi, d’aedi alati; le tede cerate (“Mai sì fitte” ridevo: unico falò s’esalò, tizzi vari di là accesi); e i miracolati eroi, feroci…
Oramai la turba si rilassa: i coretti deliberò d’usare. Supercaos sul finir! Baciamano? No: balli sardi, etnei lassù (spalcate!); citaredi per tinnire, là, ed il “la” dare; il Bolero, clarini, fado, gavotta, razzi, torce (Nice n’è venerata) lì. Di bolge, resse, la melata famelica “feria” anodina è piena, e po’ po’ sorpassa l’etere la trafelata folla. Fecero giri d’onore: dogi o re, in Italia, mai si ritirarono sì coronati. Remore, Perù, aporetici timidi pareri… e sopore, catenacci reiterati, Cile, far ruzza: a ragione si risanerà lì ogni itala piaga; da grossa a ridotta, o remota, lì fu, seppur nota, obliata.
Mai amai la tivù: jet-set, idoli, satire…; ma nella partita – penata, rude e tutta bella: erro? – ci rapì: panico vago, lai di locco, mite ilarità di Pertini… tre pere a Madrid, rosea Italia!

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